16 marzo 2008

Il diritto alla privacy

Sabato mattina, in ufficio, è venuto un ingeniere a parlarci della Legge sulla Privacy.
Se mi chiedessero di relazionare il tutto e avessi a disposizione solamente due parole, sarei indecisa se usare: No comment ... o ... sti cavoli!
L'argomento è davvero complesso, diciamo che se dovessimo seguire alla lettera cio' che la legge ci "intima" a fare, saremmo tutti " sporchi", mettiamola cosi'.
A parte gli scherzi...la legge parla chiaro e non è da sottovalutare nulla.
Oltre a sanzioni salatissime, si puo' addirittura arrivare a parlare di reclusione.

ATTENZIOOOOOOOONE!!!

Ma in fondo cos'e' la privacy?Quali sono i dati da proteggere?

Esistono due grandi categorie : dati personali e dati sensibili.

I dati personali identificano le informazioni relative alla persona fisica, giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altro dato, ivi compreso un numero di riconoscimento personale.
Esempio: nome e cognome della persona, la ragione sociale della ditta, l’indirizzo o i numeri di telefono o di cellulare, codice fiscale e partita IVA, l'indirizzo e-mail.

Per dato sensibile, s'intende un dato idoneo a rivelare "l'origine razziale o etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale" di un soggetto.
Chi ha diritto alla tutela della propria privacy?

La risposta è CHIUNQUE.

Dal punto di vista aziendale la faccenda si complica.

Tutte le aziende sono tenute a rispettare la nuova normativa, la cui corretta applicazione consente, non solo di adempiere agli obblighi di legge, ma anche di migliorare l’organizzazione aziendale, i processi di lavoro e la qualità dei risultati. Il Codice richiede l’adozione di diverse misure di sicurezza per garantire che i dati trattati siano custoditi e controllati secondo alcune misure minime di sicurezza.

Le misure di sicurezza adottate devono essere riportate in un Documento Programmatico annuale sulla Sicurezza (DPS) la cui redazione o aggiornamento deve essere riportata nella relazione accompagnatoria al bilancio aziendale.
Detto cosi' sembra il classico " si va be..." ma credetemi che cio' e' veramente un bel casino!Controlli...controlli e controlli
Soprattutto per i responsabili e per chi gestisce le informazioni.

Come dice l'ingeniere: "Meno sai...meglio è..." perche' se sai...sei tenuto a rispondere.
Beh, alla fine e' cosi' in tutte le cose, no?!

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